mercoledì 30 gennaio 2013

Festival del giallo 1-2-3 febbraio 2013 - Golosi criminali

Naturalmente siete tutti invitati.

Biblioteca San Giorgio – Comune di Pistoia – Club Amici del Giallo Pistoia

III edizione del

FESTIVAL DEL GIALLO

Direzione e coordinamento:
Cristina Bianchi, Graziano Braschi, Susanna Daniele, Giuseppe Previti


GOLOSI CRIMINALI
Cibo e thriller, binomio perfetto

sabato 19 gennaio 2013

TVL - Trasmissioni GialloPistoia
in onda il sabato alle ore 23,15 e in replica la domenica alle ore 18,00 e il lunedì alle ore 11,00

  5 gennaio - Valerio Nardoni con "Capelli blu" (Ed. E/O)
12 - Stefano Braccini con "La Levatrice" (Sarnus)
19 - Stefania Valbonesi con "Lo strano caso del barone Gravina" (Romano)
26 - Roberto Riccardi con "Undercover" (Ed. E/O)

Presentazioni

Sabato 19 gennaio, Orange Jazz club Pistoia, (Piazza della sapienza 1) ore 18,00
a cura di Cristina Bianchi e Maurizio Gori presentazione  di "Menù in giallo"
(Atelier edizioni) con intervento di vari autori.

Venerdì 25 gennaio, Centro culturale Il Funaro (Via del Funaro 16-18 -Pistoia), ore 9,30
Manifestazione-evento in memoria della Shoah
nel corso della quale verrà presentata un'antologia per i "Giorni della memoria" a cura di Atelier
Edizioni. Interverranno vari autori.
A seguire spettacolo musicale

Venerdì 25 gennaio, Libreria IBS di Firenze, ore 18,00
Giuseppe Previti presenta alla  Roberto Riccardi con "Undercover" (Ed. E/O).

Inizia con il mese di gennaio un progetto di collaborazione
dell'Associazione Amici del giallo di Pistoia e della Biblioteca San Giorgio
di Pistoia con le locali carceri mandamentali di Santa Caterina in Brana
per una serie di incontri letterari con  i detenuti.
Primo incontro a cura di Divier Nelli e Giuseppe Previti.

Ricordiamo infine che venerdì 1 febbraio, sabato 2 febbraio, domenica 3 febbraio
presso la Biblioteca comunale San Giorgio di Pistoia si terrà il
"Festival del giallo", dal titolo "Golosi criminali".

giovedì 17 gennaio 2013

In Valdarno torna il Fahrenheit Festival: questo il comunicato

Quattro giorni di musica, parole e visioni per la quinta edizione del festival letterario

Presso l'auditorium “Le Fornaci” di Terranuova Bracciolini si svolgerà la quinta edizione del “Fahrenheit Festival”, quattro giorni di musica, parole e visioni organizzata dal caffè letterario “Fahrenheit 451” di San Giovanni Valdarno e dall'Associazione "Fahrenheit Festival" in collaborazione con il Comune di Terranuova Bracciolini, Istituzione Le Fornaci, Valdarno Culture e Macma.

Le serate, da giovedì 31 gennaio a domenica 3 febbraio, prevedono incontri con autori, concerti, proiezioni e spettacoli teatrali.

Ospiti delle serate terranuovesi, Paolo Ciampi con “Di diverso parere” (Romano), Marco Malvaldi con “Milioni di Milioni” (Sellerio), Ilaria Mavilla con “Miradar” (Feltrinelli) e Rosanna Fantuzzi con “Le tue parole al vento” (Castelvecchi).

Si comincia il 31 gennaio con l'anteprima festival all'insegna di un appuntamento che miscela letteratura e cinema. Si tratta del documentario di Costanza Quatriglio su “Terra matta” di Vincenzo Rabito, edito da Einaudi. Alla proiezione del film sarà presente Chiara Ottaviano, produttrice e co-sceneggiatrice.

Il festival, dedicato ad Augusto Daolio e Giorgio Gaber, presenta anche una serie di appuntamenti legati alle due figure, scomparse rispettivamente venti e dieci anni fa.

Il 1° febbraio con “Cantando Gaber”, omaggio scritto, diretto e interpretato da Lorenzo Michelini e Massimiliano Caldaro. La sera successiva è la volta del trio D'Agnello-Tintori-Luporini per un tributo musicale alla coppia Gaber-Luporini.

Domenica 3 febbraio, alle 17, contestualmente alla presentazione del libro su Augusto Daolio, Rosanna Fantuzzi e l’Associazione "Augusto per la Vita" presentano un concerto concept con musiche di Gianluca Tagliavini e la voce di Marco Bezzi. Alle 22,45 gran finale con Andrea Scanzi e il suo "Gaber se fosse Gaber".

Inizio ore 21,15 - Ingresso a donazione libera

Presenta Fabio Lucaccini.

sabato 5 gennaio 2013

La lettera dei Librai Edison a Carlo Feltrinelli

'Ricevo da Monica Zanfini:
Vi mettiamo a conoscenza della lettera che i lavoratori della Libreria Edison di Firenze, chiusa dal 29 novembre 2012, hanno inviato prima del Natale a Carlo Feltrinelli. la lettera sarà diffusa oggi nel corso della manifestazione LA CULTURA NON E' IN SALDO, organizzata a Firenze da Spazi Liberati.
Vi chiediamo cortesemente di pubblicare il documento.

“Gentilissimo Carlo Feltrinelli,
abbiamo deciso di scriverle questa lettera, sintesi delle nostre riflessioni sugli ultimi fatti accaduti a Firenze quest'anno, avvenimenti che ci riguardano da vicino e di cui lei è certamente a conoscenza. La sua immobiliare, EFFECOM, ha acquisito alcuni anni fa la società che gestiva l'affitto della Libreria Edison, non rinnovando poi il contratto di locazione.
Nessuno vuol criticare metodi e strategie per sviluppare la rete di vendita e finalizzati alla realizzazione di più utili, ma vorremmo che il tutto avvenisse secondo criteri di sostenibilità - per tutti - e nel rispetto dell'Altro.
Altro, che è il lettore, il quale preferirebbe godere di un mercato in cui ci sia possibilità di reale concorrenza invece che di un regime di monopolio;
Altro, che oggi è il giovane disoccupato, l'esodato “forneriano”, l'operaio cassaintegrato;
Altro, che siamo noi, librai senza più lavoro di una libreria che era un posto davvero speciale, un punto di incontro e di scambio. E che fosse speciale ce lo hanno dimostrato i Fiorentini con le loro quarantamila firme a difesa del vincolo culturale sull'immobile.
L'Altro è soprattutto la sofferenza delle diversità e delle pluralità possibili senza dignitoso futuro.
Ma l'Altro riguarda anche lei. I libri e gli autori della straordinaria casa editrice Giangiacomo Feltrinelli si sono occupati dell'Altro. Che cosa hanno scritto autori come Foucault, Baudrillard, Deleuze e tanti altri se non parole per illuminare sullo stato e sull'ordine sociale imposto sull'Altro dalle diverse forme di potere repressivo?
La Feltrinelli, in piazza della Repubblica, potrebbe gestire una libreria di grande futuro, direttamente o in altre forme, anche con l'aiuto della nostra esperienza, recuperando la sua immagine nella nostra città. Crediamo che una libreria in quei locali possa ancora vivere e con nuove idee anche migliorare.
Ecco, vorremmo discutere con lei di NOI che in questo momento rappresentiamo un “ALTRO” dei tanti possibili Altro che esistono in questa assurda liquida società.
Può farlo per noi, che ancora amiamo IL LIBRO, può farlo per i suoi autori e per i loro lettori.
Di una cosa siamo certi: gliene sarebbero tutti molto grati.
Grazie
I librai Edison"'